Gli studenti di quinta di Castel S. Pietro hanno “fatto il punto” sulla vita, sulla loro esperienza a scuola e su questa maturità strana. Li ringraziamo per la verità delle loro parole.
“Una semplice lettera non basterebbe per raccontare o esprimere le emozioni e le esperienze vissute quest’anno. Per noi, maturandi del 2020, come ben sapete è l’ultimo anno del liceo. Questi cinque anni passati insieme ci hanno fatto crescere non solo nell’aspetto ma ci hanno forgiato nel profondo. Faremo tesoro di ogni momento.
Questo percorso ci ha reso i giovani adulti che siamo oggi, ha alimentato i nostri desideri e le nostre speranze, ma ci ha anche fatto assaggiare le difficoltà ed i momenti bui che la vita può metterti davanti, mostrandoci però anche una via per rialzarci.
Ogni anno pensavamo: “Dai, ancora poco ed è finita!”.
Tuttavia se dobbiamo essere sinceri, soprattutto ora che abbiamo la consapevolezza che il nostro percorso è quasi concluso, guardiamo con nostalgia gli anni trascorsi forse troppo in fretta: vorremmo tornare a percorrere svogliatamente i corridoi per arrivare in classe, ad andare in bagno ad ogni cambio d’ora, a correre giù per le scale per afferrare l’ultima merenda rimasta.
Quest’anno di pandemia è stato drammatico per ognuno di noi, ci ha segnato profondamente e difficilmente ne rimarremo illesi.
Noi maturandi però ne risentiremo maggiormente: è triste sapere che quel dannato 21 febbraio sarebbe stato l’ultimo giorno insieme sui banchi. Ci dispiace, in particolare, non aver potuto vivere quelli che sono momenti indimenticabili dell’ultimo anno, come ad esempio la gita, gli ultimi mesi di scuola a pochi passi dall’esame che rendono complici noi studenti.
Eppure siamo stati capaci di dialogare e fabbricare ricordi indelebili superando ogni distanza, trasformando quello che all’inizio poteva sembrarci arido e insipido in momenti ricchi di confronto e spunti per crescere.
Il rischio di alienarci e sprofondare nella noia, nell’apatia e nella superficialità ci sembrava inevitabile, ma non siamo stati lasciati soli, noi alunni e professori ci siamo messi in discussione per far fiorire un rapporto anche in quella che sembrava una terra desolata. Quest’anno più che una maturità culturale si è rivelata una maturità umana, questa situazione ci ha “costretto” a scegliere se e quanto metterci in gioco.
In questi cinque anni la nostra classe ha cambiato continuamente fisionomia, infatti ogni anno ci siamo ritrovati con studenti e insegnati diversi. Si potrebbe pensare che sia un aspetto negativo, ma si è rivelato il nostro punto di forza: ogni persona ci ha arricchito e ha reso più interessante il clima in classe.
Vorremo ringraziare tutti i professori dal primo all’ultimo, da quelli che sono andati via agli ultimi arrivati, perché se oggi siamo pronti ad affrontare ciò che ci aspetta dopo il liceo è grazie a voi.
La frase un po’ cliché che si dice: “alle superiori si entra ragazzi e si esce adulti” è proprio vera.
Tutte le avventure, esperienze, gli incontri, le difficoltà e le cadute (soprattutto le cadute!) ci hanno dato l’opportunità di migliorarci come persone e di imparare a stare di fronte alla realtà in modo critico e attivo, imparando a cogliere la possibilità di stupore che la vita nasconde.
Con questa lettera cogliamo l’occasione anche per esprimere gratitudine anche a voi studenti, in particolare modo i nostri amici di quarta (Francesco, Marco e Samuele sarete sempre nei nostri cuori), con cui abbiamo passato la maggior parte dei nostri anni e con cui abbiamo creato legami forti. Ci ricorderemo sempre delle amicizie nate a scuola, non ostacolate dalla differenza di età.
Vogliamo dedicare un grazie anche a chi si è preso cura di noi e ci ha visto crescere nell’ambiente scolastico: Franco, Barbara, Morena, Fabio e Manuela siamo felici di aver avuto la possibilità di incontrarvi nel nostro percorso!
Auguriamo ai maturandi dell’anno prossimo di potersi godere a pieno il loro ultimo anno.
Auguriamo a tutti voi di poter vivere un’esperienza indimenticabile al Malpighi. Un saluto ed un abbraccio a tutti… I vostri Maturandi 2020″