Cosa vuol dire vivere l’attesa del Natale a scuola?
Indipendentemente da ogni credo, il momento prezioso del Natale “impone” domande e provocazioni che, nella maggior parte dell’anno, si ha la tentazione di mettere da parte.
Così, anche nelle nostre scuole professori e alunni si sono coinvolti in tante iniziative per fermarsi e provare a guardare le cose da un punto di vista diverso. Più ricco, più umano.
A Bologna, oltre alla tradizionale sfida delle decorazioni tra classi, i ragazzi delle medie si sono ritrovati per fare i biscotti da vendere per poter comprare i regali ai ragazzi ucraini di Kharkiv.
È nato SOTTOBANCO, un giornalino ricco di rubriche e approfondimenti. Infine, l’appuntamento natalizio per eccellenza: la Christmas Night. Dopo anni di assenza è tornata a commuovere con i canti del coro dei ragazzi di via Audinot.
Per gli studenti del Liceo, l’appuntamento è stato alla S. Messa in San Francesco, tra le più straordinarie basiliche di Bologna.
A Castel S. Pietro Terme due momenti hanno caratterizzato l’attesa di questi giorni.
Il concerto delle Imola Brass Band organizzato da Primerea, l’Associazione dei genitori, è stato un momento di ricchezza (la musica ci aiuta a riprendere contatto con noi stessi e a riscoprire com’è fatto il nostro cuore!) e di festa per tutti.
I ragazzi, poi, hanno incontrato Carlotta Dorigo dall’ Associazione Memorial e curatrice della mostra del Meeting di Rimini 22: “Uomini nonostante tutto. Storie da Memorial”.
Per il suo lavoro umanitario, l’Associazione Memorial è stata insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2022.
Un momento di festa e un momento di riflessione, perciò, li hanno accompagnati a considerare che il desiderio di felicità è proprio di ciascun uomo.
A Cento genitori, docenti e bambini si sono radunati intorno ai quadri della Natività dove i bambini sono stati i protagonisti del Natale. Un momento di festa commuovente.
A S. Agata i genitori hanno proposto il regalo sospeso a tutte le famiglie della Scuola. Ieri sono partite tre macchine colme di doni per le mamme di una Casa Rifugio per vittime di violenza.
Decisamente le parole dette fin qui non bastano per descrivere la vita di questi giorni; il prof. Forlani, nel raccontare il lavoro con i ragazzi del Coro, ha sintetizzato l’esperienza di tutti: “Passo dopo passo, nella fusione armonica delle voci, seguendo un maestro, i ragazzi hanno fatto esperienza della bellezza e dell’unità che nasce dal Santo Natale.”
Auguri a tutti e buone vacanze!