In II media viviamo due settimane intensive, in cui, seguendo un poeta, scopriamo che la poesia ci serve per vivere: per guardare, ascoltare, toccare, gustare tutto di più.
Perché i poeti lasciano tutto quel bianco nella pagina?
Il bianco è silenzio, è lo spazio che lasciamo al mondo perché si sveli.
Dal silenzio cominciamo ad abbracciare ogni dettaglio, a farci imprimere dalla realtà che ci circonda per poi provare a esprimerla con le nostre parole. E così persino un’esperienza di scrittura diventa l’occasione per “vedere” qualcosa di nuovo nella realtà e di sé.
Il II anno della scuola media offre un’esperienza significativa e coinvolgente: la rappresentazione teatrale di fine anno.
Sotto la guida di un’abile regista i ragazzi mettono in scena il testo letterario che più li ha coinvolti durante le ore di lezione: Chesterton, Omero, Stevenson, Saint-Exupéry sono solo alcuni degli autori con cui gli alunni si sono confrontati, immedesimandosi nelle loro opere fino a farne rivivere i personaggi.
Rilettura, memorizzazione e realizzazione scenica divengono obiettivo comune che consente a ciascuno di scoprire attitudini e abilità mai sperimentate prima. E’ un’attività per tutti, 15 ore in orario curricolare, che richiede impegno e che al contempo diviene una strepitosa opportunità per crescere in affiatamento e stima reciproca.