"Fallo per me"

I docenti e i genitori delle Medie Audinot e Revedin hanno dialogato con lo psicologo e sociologo Silvio Cattarina.

Al centro del colloquio ci sono stati i giovani: secondo Cattarina, l’idea che i giovani siano fragili non coglie la totalità del problema; essi, infatti, vivono piuttosto il dubbio che la vita non sia bella e che il male possa prevalere.
Questo pessimismo, alimentato da eventi globali, e dall’influenza dei social media, rende ancora più urgente il compito degli educatori e delle famiglie.

È indispensabile che queste due figure dialoghino tra loro.
È essenziale che gli insegnanti riprendano il loro posto come guide autorevoli, capaci di trasmettere valori e speranza. La scuola, insiste Cattarina, deve essere uno spazio in cui la vita “esplode”, dove i ragazzi trovano motivazioni autentiche per studiare e crescere. Una testimonianza di entusiasmo e passione per la vita. Spesso si dice ai ragazzi “fallo per te”, ma Cattarina suggerisce un approccio diverso: “fallo per me”, nel senso di “fallo perché io credo in te e desidero per te un grande futuro.”

L’incontro si è concluso con una riflessione condivisa: solo attraverso una vera alleanza tra scuola e famiglia si può offrire ai giovani la certezza che la vita sia bella e degna di essere vissuta con entusiasmo.

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